Il respiro e lo sguardo (G.M.Villalta)
Sapevo che era uscito, ma non avevo ancora avuto occasione di incrociarlo in libreria: Il respiro e lo sguardo (G.M.Villalta, BUR 2005). Invece subito prima di Natale l'ho trovato, iniziato a leggere, e deciso di regalarne una copia ad un'amica che vorrebbe leggere più poesia ma si sente spaesata.
Villalta non ha scritto un'antologia: ha scritto un racconto attraverso i poeti della sua generazione, dove l'ottica personale è sempre in evidenza, dichiarata fin dall'inizio (senza pretese di soggettività). L'esito è felice. E' un libro piacevole da leggere, indicato anche (o soprattutto?) chi si sta avvicinando alla poesia. Di ogni poeta presentato, Villalta prende un paio di testi e li "apre", facendo capire cosa legge, lui, dentro quei testi; ed è una lettura esposta, personale, non una triste caccia alle figure retoriche come quella esemplificata nel primo capitolo. Potrebbe sembrare un'operazione puramente didattica, più che critica, ma la mira rimane alta.
e la tua amica come ha reagito. è meno spaesata ? (poveraccia, c‘è da capirla)